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lunedì 10 aprile 2006

Conferenza Spazio... parte I

Come descrivere in poche righe la magnifica conferenza di giovedì 6 aprile?
Dato che non ho avuto molto tempo (e voglia a dir la verità…) per sintetizzare e riorganizzare le idee, ho deciso di pubblicarle poco alla volta, come un racconto a puntate… spero mi perdonerete. Cercherò di fare un sunto delle cose che mi hanno colpito di più. Purtroppo eravamo davvero in pochi alla conferenza, una ventina di studenti, probabilmente a causa del giorno infrasettimanale, periodo di lezioni. Nonostante ciò è stata seguita con interesse ed ha suscitato anche l’interesse dei nostri docenti di Aerodinamica e Gasdinamica.

Dopo il benvenuto dell’Ing. Carlomagno, presidente del CdL Aerospaziale e mio professore di Gasdinamica, e la presentazione di Euroavia e delle sue attività da parte del presidente del local board, Giuseppe Marrocco, il prof. Rodolfo Monti, titolare della Cattedra di Aerodinamica, ha illustrato le problematiche del rientro atmosferico. Basti ricordare la tragedia dello Shuttle Columbia nel 2003 per capire che è il momento più critico durante una missione spaziale. Infatti l’elevata velocità fa sì che l’energia cinetica dell’astronave si trasformi in energia termica durante la decelerazione: si stima che essa sia pari a circa 1/20 dell’energia sprigionata dalla bomba atomica di Hiroshima! Non solo, ma la presenza di esseri umani a bordo pone delle limitazioni alle accelerazioni in gioco, anche perché l’elevato calore prodotto dal contatto con l’atmosfera farebbe letteralmente evaporare l’astronave con tutto l’equipaggio (10.000 K nelle peggiori ipotesi!). Per cui si sta pensando ad una sorta di aerospazioplano che rientri più gradualmente, più dolcemente nell’atmosfera.

[continua…]

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